Il jazz di Mariella Pandolfi: intelligente e sofisticato
Per conoscere il jazz, forse, non ti servirà ricordare nomi e accordi. Forse non ti servirà nemmeno distinguere il tocco dell’esecutore, o riconoscere il nome del pezzo dalle prime due note. Per conoscere il jazz ti servirà solo seguire la musica, come su un’onda, senza pensare a dove si potrà arrivare. Ti servirà essere disponibile a cambiare umore, assecondando i percorsi che la musica imporrà al cuore, andando dove il pianoforte o il sassofono decideranno di portarti. Del jazz ti devi fidare: non devi essere sorpreso se ti ritroverai molto lontano da dov’eri partito, molto lontano da te; sarà stato comunque un gran bel viaggio, e sarà valsa la pena di aspettare.
Se questo è sempre vero quando si tratta di jazz, la musica di Mariella avrà un altro meraviglioso luogo da farti vedere. Ti prende per mano, pezzo dopo pezzo, uno diverso dall’altro, ma connessi tra loro, e ti fa andare dove non pensavi; e in mezzo al nuovo, riconoscerai la tua stessa terra, perché nella musica di Mariella vibra un’anima che sa ridere e commuoversi, sa pensare e divertirsi. Il jazz di Mariella è intelligente e sofisticato, ma non si allontana dai territori che conosce: perché molte miglia di jazz ha percorso, prima di trovare il paese nuovo che racconta. Se ti fiderai della musica di Mariella Pandolfi conoscerai un nuovo panorama, della cui esistenza hai sempre sospettato, ma che non avevi mai avuto la fortuna di vedere da vicino. Perché Mariella conosce il jazz, e lo ha scelto come linguaggio per parlare di sé e della sua deliziosa anima.
Mariella Pandolfi, pianoforte,
Giuseppe La Pusata batteria,
Massimo Mercogliano, contrabbasso.
Con la partecipazione straordinaria di
Luca Signorini, violoncello.